UniCt partecipa attivamente e con una collaborazione trasversale tra più dipartimenti e aree di studio al progetto eWas, il quale nasce con l’esigenza di tutelare al meglio i beni culturali e allo stesso tempo garantire una fruizione accessibile ai turisti.
Ne parla ai microfoni di Radio Zammù il professore Sapienza, referente scientifico del progetto per l’Università di Catania.
La Sicilia è un territorio estremamente fragile, esposto ad elevati rischi naturali ed antropici. Ecco perché l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha progettato l’OSU-CT ovvero la Rete Sismica Urbana di Catania, prima in Italia per l’elevata densità di stazioni sismo-accelerometriche.
Il direttore della sezione di Catania dell’INGV, Domenico Patanè, ne parla ai microfoni di Radio Zammù, illustrando i nuovi ed innovativi sistemi di monitoraggio e prevenzione messi in campo per la realizzazione del progetto eWAS.
3.500 metri quadri di mosaici, oltre 48 locali, terme e acquedotti sono al centro del monitoraggio sul rischio idrogeologico nella Villa del Casale condotto dai ricercatori del progetto eWas. A raccontarci i dettagli ai microfoni di Radio Zammù, la responsabile del gruppo di ricerca impegnato nelle attività a Piazza Armerina prof. ssa Rosaria Musumeci.
Nato con lo scopo di proteggere il patrimonio culturale, il progetto eWas ha visto la collaborazione tra l’Università di Catania, la Kore di Enna, l’istituto nazionali di vulcanologia e geofisica e di alcune aziende del territorio.
Ne ha parlato ai microfoni di Radio Zammù, a professoressa Massimino, docente di Geotecnica e responsabile delle attività progettuali dedicate ai temi di cui sopra,
A pochi giorni dalla giornata di studi in programma per il 06/07/2022, il prof. Vincenzo Sapienza (Dipartimento Ingegneria Civile e Architettura Dicar – Unict) ha illustrato il programma dell’evento e descritto le ultime attività in corso su Megara Hyblaea per l’allestimento del “modulo innovativo” pensato per la fruizione di questo importante sito archeologico siciliano.