Megara è uno dei centri più importanti per la storia non solo della Sicilia, ma dell’intera Magna Grecia, in quanto conserva i livelli della prima occupazione coloniale greca (VIII-VII sec. a.C.), su cui si sovrappongono, perfettamente leggibili, le due diverse città, ricostruite nello stesso sito: quella arcaica (VI sec. a.C.) e quella ellenistica (fine IV-III sec. a.C.).
Al suo interno si trovano emergenze monumentali di grande interesse, oltre all’agorà, la stoà nord, il pritaneo arcaici, le fondazioni del tempio di IV sec. a.C., di cui rimangono molte modanature architettoniche oggi protette da una semplice copertura in lamiera, le terme ellenistiche e la casa 13,22 di periodo romano, entrambi caratterizzati da una pavimentazione in opus signinum.
A dispetto della sua ricchezza, il sito è praticamente sconosciuto ai percorsi turistici, perché schiacciato tra i poli di Siracusa e Catania, e al di fuori degli assi di comunicazione principali. Esso, inoltre, gode di una posizione paesaggistica potenzialmente attraente. Tutto ciò rende necessaria la realizzazione di strategie interscalari per la protezione del sito e per incentivarne la fruizione. Una corretta fruizione dei beni rappresenta infatti uno strumento imprescindibile per la loro valorizzazione e salvaguardia dal rischio di abbandono e degrado.i
Il progetto di valorizzazione del sito prevede piccoli interventi progettuali controllati inseriti in un disegno paesaggistico più ampio. Sono previsti sistemi di copertura responsivi e moduli di accoglienza per i visitatori al fine di proteggere i resti architettonici e facilitare la visita e la comprensione dei resti. La realizzazione di questi elementi architettonici prevede l’impiego di tecnologie innovative preventivamente sperimentate attraverso la realizzazione di prototipi in scala reale presso i laboratori degli enti partner coinvolti nel progetto.
Parco Archeologico di Leontinoi