CANTIERE APERTO – RICERCA CONDIVISA
Aperto al pubblico il cantiere per l'allestimento del prototipo ideato dal gruppo di ricerca del Dipartimento Ingegneria Civile e Architettura Dicar - Unict, guidato dal prof. Vincenzo Sapienza, nell'ambito del progetto eWAS.
Il team impegnato a Megara Hyblaea incontra studenti, esperti e a gli altri partner progettuali nella fase di conclusione di allestimento di uno dei prodotti materiali della ricerca condotta in questi anni.
GIORNATA DI STUDI
Conoscenza e Mitigazione del Rischio Sismico e Ambientale: quali strategie e quali approcci per le aree urbane e il Patrimonio culturale?
Questo il quesito a cui intende rispondere l'incontro fissato per il 6 luglio presso Palazzo Platamone, (Catania), occasione in cui saranno ufficialmente presentati i risultati del progetto di ricerca eWAS.
Nell'ambito del seminario "Progettare e costruire in area Mediterranea", svoltosi presso l'Università Mediterranea di Reggio Calabria, il prof. Vincenzo Sapienza ha illustrato le tecnologie costruttive innovative sperimentate nell'ambito del progetto eWAS, soffermandosi sulle caratteristiche del modulo architettonico multiuso progettato per il test-site di Megara Hyblaea.
INTERVENTO AL SEMINARIO
La prof.ssa Galizia, il prof. Militello e le dott.sse D'Agostino, Figuera e Russo, hanno presentato un contributo al 9th International Workshop 3D-ARCH "3D Virtual Reconstruction and Visualization of Complex Architectures".
In tale occasione sono stati presentati i risultati del progetto eWAS relativi al contesto di Calaforno.
notte dei ricercatori
Megara Hyblaea and the landscape of contrasts. Strategic design and technological innovation for an inter-scalar project to enhance tourism in the archaeological park
intervento al seminario
Il contributo presentato al convegno internazionale ha evidenziato che i prototipi in corso di studio nel progetto eWAS, da installare sul sito Megara Hyblaea per proteggerne le aree sensibili e nel contempo agevolarne la fruizione, sono inquadrati in un disegno strategico ampio e interscalare, guidato da un approccio paesaggistico, nel quale la rivitalizzazione turistica del patrimonio passa attraverso la ritessitura di una rete di relazioni fisiche e immateriali tra il bene stesso, il luogo (con le sue contraddizioni) e la comunità. A tal fine il processo progettuale si intreccia con la visione degli stakeholders, è condotto con continui passaggi di scala e si fonda sulla conoscenza profonda del contesto fisico, attuata mediante il rilievo e la ricostruzione digitale di alcune parti dell’antico abitato.
Hanno preso parte al convegno la dott.ssa Simona Calvagna, il prof. Vincenzo Sapienza (DICAR – UNICT), la prof. Mariangela Liuzzo (UniKore di Enna) e il prof. Pietro Militello (DISUM – UNICT).
The CIPA2021 (the 28th CIPA) Symposium, Beijing, China
Graziana D’Agostino, Marianna Figuera e Valeria Pennisi, rispettivamente assegniste della prof. ssa Mariateresa Galizia, del prof. Pietro Maria Militello e della prof. ssa Rosaria Ester Musumeci (Università di Catania), hanno preso parte all’evento “The CIPA2021 (the 28th CIPA) Symposium, Beijing, China”.
This paper presents a methodological approach for analysing and evaluating hydraulic risks in complex archaeological areas, and thereby substantially improve general preservation and conservation efforts involving cultural heritage. The hypogeum of Calaforno (province of Ragusa, Sicily) represents a unique sample of rock-cut architecture in terms of size and architectural features, and an ideal candidate for the case study due to its high historical, archaeological and cultural significance, as well as its intrinsic fragility and criticality associated with hydrogeological and seismic factors. The interdisciplinary research approach involved archaeological and engineering contributions towards the development of numerical models for the assessment of hydraulic risks threatening archaeological heritage. The morphological characteristics of the site rendered the use of a Laser Scanner necessary for three-dimensional survey. The prehistoric structures currently undergoing excavation outside the main entrance of the monument have raised concerns regarding the impact of the Manna stream, which flows a few meters from the main entrance to the hypogeum, which has seen periodic flooding in some of its rooms. Simulations of these flooding events were performed in order to attain better understanding of the hydraulic phenomena influencing the site, especially regarding the dynamics associated with surface runoff. The interdisciplinary approach to this research, combining in-depth archaeological expertise with digital 3D surveying and modelling technologies, has proven fundamental to the effective monitoring of this morphologically complex site, and should perhaps be considered integral to any preventive assessment and risk management initiative involving cultural heritage.
METODI, PROBLEMATICHE E PROSPETTIVE
incontro di alta formazione
I risultati delle attività di ricostruzione 3D di alcuni edifici storici e di aree archeologiche interessate dal progetto eWAS, sono stati presentati nel ciclo di lezioni organizzato dal prof. Pietro Militello, per la Scuola di Specializzazione - Beni Archeologici e per il Dottorato di ricerca in Scienze per il Patrimonio e la Produzione Culturale del DISUM UNICT.
Le lezioni sono state svolte dalla prof.ssa Cettina Santagati (DICAR UNICT) e dalla dott.ssa Graziana d'Agostino (DICAR UNICT), al fine di fornire agli studenti nozioni teoriche e pratiche sulle tematiche del rilievo digitale applicate alla documentazione, salvaguardia e monitoraggio dei beni culturali, architettonici ed archeologici, a rischio ambientale.
L'evento ha visto la partecipazione del prof. Vincenzo Sapienza (Università degli Studi di Catania), chiamato a svolgere una delle KEYNOTE LECTURES, previste nella sessione inaugurale, per tale occasione incentrata sul tema PROTECT TO PRESERVE.
Durante l'intervento dal titolo "Innovative strategies for the protection and enhancement of the archaeological cultural heritage in the ancient Greek colony of Megara Hyblaea in Sicily", sono stati illustrati i primi risultati( relativi al tema) di eWAS, progetto di ricerca a cui l'Ateneo partecipa in qualità di partner.
Gli spazi di vita nella città post-pandemia
GIORNATA DI STUDI
Giornata di studi organizzata da Silvana Segapeli [ENSASE- École nationale supérieure d’architecture de Saint-Étienne], in collaborazione con l’Università degli studi di Catania e il Politecnico di Torino e con il sostegno dell’Unità diricerca ECLLA – Études du Contemporain en Littératures, Langues et Arts- dell’Università Jean Monnet e del GRF « Architectures et Transformations » dell’ ENSASE.
In questo rallentamento generale, le pratiche urbane sono state rimesse in causa e molte delle mutazioni osservate non sono da inscrivere nella sfera della perdita, tutt’altro: la riscoperta della vita di quartiere, il potenziamento delle reti di prossimità e delle diverse forme di solidarietà, la riattivazione di circuiti pedonali e ciclabili, la rinnovata percezione dei sistemi ambientali e degli ecotoni, etc.; tutti elementi emersi dall’esperienza del confinamento e che rappresentano preziose risorse per una rigenerazione urbana post-crisi, in termini di costituzione di prassi di innovazione sociale e in termini di innervazione di culture e politiche urbane, mirate ad una maggiore cura della moltitudine di soggettività da cui è composta la civitas. (Hardt, Negri, 2009)
Questa giornata di studio si pone l'obiettivo di chiarire, attraverso scambi interdisciplinari, la nozione di "spazio di vita", un concetto che permette di superare l'idea di "luogo" urbano e che porta la riflessione verso gli spazi urbani - pubblici e comuni - a favore di una nozione di spazio strutturato da una rete di relazioni.
Questa nozione diventa centrale di fronte ai rischi di segregazione spaziale, di disuguaglianze crescenti, di logiche dell’ “entre-soi” e di esclusione, che la pandemia potrebbe indurre.
Il gioco di sguardi incrociati tra Italia e Francia permetterà di installare una logica di apprendimento reciproco, per capire per analogia la varietà degli stili di vita e dei concetti di spazio e la loro ineluttabile correlazione, per accettare la vulnerabilità dei territori come un dato e non come un vincolo, per leggere la molteplicità delle soglie di deterritorializzazione diventate i segni costitutivi di questi tempi storici.
Il disegno strategico paesaggistico per la rivitalizzazione del sito archeologico di Megara Hyblaea elaborato nell’ambito del progetto e-was, presentato nei suoi tratti essenziali, evidenzia il ruolo che i giacimenti patrimoniali sparsi nel territorio extraurbano possono giocare nella transizione dal modello urbanocentrico della città industriale verso nuovi paradigmi post-pandemici in cui gli spazi aperti esterni alla città si integrano ad essa, contribuendo a qualificare e a rendere più sostenibili e sicuri gli spazi di vita delle comunità.
La Dott.ssa Simona Calvagna ha preso parte alla giornata di studi, presentando un intervento dal titolo “Espace de vie et cadre de vie. Paysages du quotidien et projet dans une perspective post-pandémie”, illustrando le attività relative al “disegno strategico” (con approccio paesaggistico) sviluppate nel contesto del progetto al fine di rivitalizzare il sito archeologico di Megara Hyblaea (Siracusa, Sicilia).